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Poesia di Vincenzo Fiaschitello
Non passa giorno né ora

Non passa giorno né ora

che io non ti lasci, vita,

che a lungo mi sei stata

a fianco come dolce compagna.

Ora remota viaggi e mi guardi

da lontano con occhi incerti

colmi di pena e di tremore.

Così imparo a morire e dico

addio alle pupille chiare,

ai capelli a onde sul collo

pallido, sbigottito di baci.

Il dolore ha scavato solchi

nella carne plasmata dalla terra

dove sigillo il mio silenzio

e ascolto la voce dell'ignoto.

E quietamente il tempo cela 

anche la vela del ricordo

che al vento vibra e contorna

un giorno senza data né nome.

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