Poesia di Vincenzo Fiaschitello
Nel suo duro mallo del nome
E inutilmente in antica conoscenza
mi accorgo della dolorosa voragine.
Astri, pianeti, celesti corpi non toccati
ancora dal piede umano, da tempo
vi abita e vi accompagna nell’infinito
spazio in perpetuo peregrinare
l’essenza umana.
Scende la vita a ognuno come goccia
che lentamente, incerta, si stacca
dalla volta rugosa della roccia
e precipita al suolo per fabbricare
la sua storia, goccia sopra goccia,
goccia entro altra goccia.
Ora si allontana, va e viene, fugge,
si nasconde : a lungo la inseguo invano,
la sua anima vedo, quasi la palpo,
ma è solo illusione, rifugiata com’è
nel suo duro mallo del nome.