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Poesia di Vincenzo Fiaschitello
Luglio 1943

Capraro della mia terra

con il tuo silente bastone

indicasti la via più agevole

per le truppe... d'invasione o di libertà?

Di libertà, dirà la storia. E sia!

Ma chi potrà dimenticare la fame,

gli stupri e le altre pene?

Non c'era pane per tutti

in quella casa dove d'un cipresso

al vento svettava la cima

e si fletteva tra i rossi coppi

del tetto e la sua sima.

Nulla fermava le selvagge marocchinate

e le melevoli schiere di Patton e Montgomery.

Fanciullo non sapevo ancora 

quale sapore di amaro sale l'anima

assale di chi lotta per la libertà

se vede che colui che arreca aiuto

è un falso amico.

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