Poesia di Vincenzo Fiaschitello
La vespa
Bella e irraggiungibile!
L'ammiravo ogni giorno di più.
Quell'estate degli anni cinquanta
del secolo scorso -prendila,
prova a guidarla - mi disse
il mio generoso amico adolescente
di me più fortunato.
-Ma io guido appena la bici!
Insistette.
Filai dritto. Quella luccicante Vespa
ronzava ronzava. Oh, come ronzava!
E anche se le mie gambe erano
immobili, correva correva!
Finì che si fermò in malo modo
per lei e per me.
Avevo ancora il braccio al collo
quando dopo qualche giorno
la incontrai: bella, più di prima...
E già mi aveva perdonato!