Poesia di Vincenzo Fiaschitello
La febbre di Wuhan
E te ne stai rinchiuso in casa
dopo una notte che il vento
l'ha fatta da padrone
e ha spezzato sul balcone
la piccola areca. Sui vetri
piovono ancora aghi di pino
e in giardino s'insaccano bioccoli
di amenti di pioppo soffici
e bianchi come cumuli di nubi.
E te ne stai rinchiuso in casa
senza sapere se nelle vene
già ti gira la febbre di Wuhan.
Nero il merlo che canta
e saltella sulla siepe,
nero il gatto che come matto
lo insegue, ma... nulla di male,
il sole splende e il cielo è bello
e tutto azzurro!