Poesia di Vincenzo Fiaschitello
L'acqua dell'antica fonte
E' tempo di pulirti del mio ricordo,
sono come il due di coppe
poco più di un paziente bue
aggiogato al carro del contadino.
Bugie, tardive scuse, multipli
dispetti sotto lo stesso tetto,
dove un tempo lampeggiavano
grazia e deliziosa gioia.
Si consumano i giorni come cera
divorata dal fuoco. Un ben duro
pedaggio attende questo corpo
non ancora irretito nel dolore,
se l'anima che lo stringe
non lo spinge a bere l'acqua
dell'antica fonte.