Poesia di Vincenzo Fiaschitello
Inesauribile sogno a pupilla accesa
Sono ostaggio di una volontà, privata
di infinito, sospeso tra l'essere
vivente appeso al suo niente
e un pensiero di vagante sogno
che dà l'illusione di aver giocato
al destino il miglior tiro mancino.
Lo so, lo so, che non è possibile,
presto il tempo si riprenderà
il tempo perduto: ha già segnato
sul suo diario di luna a una a una
ogni sofferenza riservata a ciascuna
creatura, senza riguardo alcuno,
tanto meno a coloro che credono
di sfuggire ai ferrei vincoli della necessità.
Inesauribile sogno a pupilla accesa
di felice natura, abbatti quel muro
di imprevedibilità che ci toglie il fiato
e rende greve e sincopato il nostro
vivere quotidiano.