Poesia di Vincenzo Fiaschitello
Il cielo senza luna
Com'è triste il cielo della notte
senza te, luna, e com'è buio!
Lunga notte silenziosa,
misteriosa, in cui le stelle lucenti
sembrano danzare per nulla dolenti
della tua assenza. E par che dicano:
siamo tante, siamo belle, bastiamo
solo noi a far risplendere il campanile
della chiesa di Santa Blandina
del paese da fiaba di Posta Fibreno,
le acque del suo lago, i profili
dei monti attorno, prima che giunga
il giorno. Affrettati a tornare, luna,
grande occhio che la terra guardi
senza superbia, sei il divino
che guida la luce nei meandri
oscuri della mia anima. Non importa
se l'irrefrenabile mutamento delle cose
mi porterà gioie o dolori, anche
gli uccelli dell'aria e i pesci del mare
volano e guizzano senza paura alcuna
del divenire, che è aspro cammino
verso l'inarrestabile morire.