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Poesia di Vincenzo Fiaschitello
Il barocco di Noto

Mia città, com’eri silenziosa in altri   

tempi nella tua regale solitudine!

Ora sei altra, punteggiata da ombre

innumerevoli che arrivano, gustano

e ammirano quel che ancora non è guasto.

Per nulla intimorito, il cuore addensa

le segrete sue risorse, respinge questo

presente e dà sfogo alla memoria.

Poi non sa frenarne l’inarrestabile volo

come di stormo di rondini radenti

il suolo bagnato dalle recenti piogge.

Vivi di un tempo, che con me vedeste

le sacre pietre del barocco netino

farsi d’oro nell’ora del tramonto,

anche voi forse pensate che la nuvola

di umani d’altri luoghi possa corrodere

la fragile bellezza di quelle forme irripetibili?

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