Poesia di Vincenzo Fiaschitello
Dismemoria
Dismemoria, alzheimer,
che un poco al giorno sprimacci
la sua mente, inchiodi le sue sinapsi,
invadi, obnuboli e fai scempio
della sua persona. Tutto è infranto
in lei, declina irrimediabilmente
ogni volontà, ogni capacità di far
convivere le cose pensate
con l'immagine e con il nome:
l'esistente si muta in inesistente
scollato dalla realtà. Nulla sono
per te, madre, io che inutilmente
ti sfolgoro dinanzi a tutte le ore
e mi invento una memoria, radicandola
in quell'ammasso di carne che come
corpo altro si specchia nel mio.