Poesia di Vincenzo Fiaschitello
Clessidra
Tra le effimere cose della vita
tutto si mescola alla nebbia
che sale dalla terra e che il vento
alza a mulinello verso il cielo,
diradandola. Portami la misteriosa
clessidra, dove è in subbuglio
il passato inabissato e dove il futuro
sonnecchia ammutolito, incolore
e disarmato. Potrò abitarlo, sia pure
per poco, o contiene già il seme
di una macerata sorte dal forte
alito di morte?
Futuro che al più farfuglia parole
ignote che sanno di sonno
e di abbandono privo d'ogni spazio
di fervido ardore.
Oh sconosciuta acqua di fiume
che intravedo fluire libera e calma
e disporsi nel suo alveo, nulla
saprò della sua foce come accade
a ogni sorgente!