Poesia di Thomas Stearns Eliot
La coltura degli alberi di Natale
Vi sono molti atteggiamenti riguardo al Natale,
e alcuni li possiamo trascurare:
il torpido, il sociale, quello sfacciatamente commerciale ,
il rumoroso (essendo i bar aperti fino a mezzanotte),
e l'infantile - che non è quello del bimbo
che crede ogni candela una stella, e l'angelo dorato
spiegante l'ali alla cima dell'albero
non solo una decorazione, ma anche un angelo.
Il fanciullo di fronte all'albero di Natale:
lasciatelo dunque in spirito di meraviglia
di fronte alla Festa, a un evento accettato non come pretesto;
così che il rapimento splendido, e lo stupore
del primo albero di Natale ricordato, e le sorprese, l'incanto
dei primi doni ricevuti (ognuno
con un profumo inconfondibile e eccitante,
e l'attesa dell'oca o del tacchino, l'evento
atteso e che stupisce al suo apparire,
e reverenza e gioia non debbano
essere mai dimenticate nella più tarda esperienza,
nella stanca abitudine, nella fatica, nel tedio,
nella consapevolezza della morte, nella coscienza del fallimento.
Gli adulti festeggiano il Natale in vari modi, per lo più sbagliati, ne fanno soprattutto un'occasione di commercio e di divertimento rumoroso. Il bimbo invece crede al Natale, con fantasia e con fede ingenua: l'angelo in cima all'abete è per lui un angelo vero, ogni particolare della giornata gli comunica un'emozione, non banale ma reverente. Secondo Eliot, che ha una concezione religiosa della vita, l'uomo adulto dovrebbe conservare in sé la purezza e la capacità di credere che sono proprie dei fanciulli.
Il tono della composizione, piano e discorsivo nei primi versi, si fa più solenne, con un periodo ampio e complesso, a mano a mano che il poeta, descrivendo lo spirito di meraviglia del bimbo, tocca il nocciolo del suo pensiero.
Nella poesia di Eliot c'è una contrapposizione tra gli atteggiamenti verso il Natale che egli considera sbagliati e quello del fanciullo.