Poesia di Stefano Giacomo Iavazzo
Meridiana a tempo
E più fugge il tempo
D’ogni quarto di meridiane
Così stese al sole
Tipiche lune da lanterne
Sopra i muri delle case
A pesare sulle nostre anime
Con quanto altro resta fuori
D’un chiaro del quadrante
Per eclissi e rannuvolamento
e saturi fumi di vespri
con caduta di ore
lontano e per sempre
dai graffi lasciati da un’ombra
e più non si contano
come quanti hanno la stessa età
nel solario pieno di calcinacci
dove finisce ogni modo vivente
la morte che s’annunzia per civette
a noi sempre più coetanea.