Poesia di Sergio Basciu
Insondabile Dea
Posso descrivere cieli
attraversati da lingue d'oro e d'argento,
albe radiose con pareti a precipizio
disseminate di rubini,
notti che nei risvolti hanno la magia
che non conosce sonno,
luna che imperterrita
continua a far luccicare le onde,
ma non di cielo, notte, luna sto parlando,
è sempre e soltanto di te che scrivo
vicina e lontana
mia insondabile dea
te che non posso evitare di ritrovare
nell'incanto del mondo
ti conosco nelle dita
conosco il tuo amore
eppure sei inaccessibile
oltre lo sguardo e il sorriso
oltre il corpo e il desiderio
ti conoscerò ? ti riconoscerò ?
al di là della tua bocca
sarai per me sempre terra ignota ?
è un'illusione lo so conoscere
il tuo cielo interiore, insondabile dea
come inaccessibile è l'essenza intima
l'inevitabile solitudine di noi tutti,
continueremo dunque a conoscerci
con le mani, gli sguardi, gli abbracci
ci incontreremo nei sogni
come mi avevi promesso
e per me sarai ancora come sempre
mistero, magia, passione, stupore
irraggiungibile nella tua anima
ma non è questo infine tutto ciò che voglio ?
non è forse quest'incolmabile estraneità
la ragione più profonda per amare ?