Poesia di Salvatore Quasimodo
E la tua veste è bianca
Piegato hai il capo e mi guardi;
e la tua veste è bianca
e un seno affiora dalla trinaer
sciolta sull’omero sinistro.
Mi supera la luce; trema
e tocca le tue braccia nude.
Ti rivedo. Parole
avevi chiuse e rapide‚
che mettevano cuore
nel peso d’una vita
che sapeva di circo.
Profonda la strada
su cui scendeva il vento
certe notti di marzo‚
e ci svegliava ignoti
come la prima volta.