Poeti Emergenti -
Poesia di Salvatore Padrenostro -
Dichterliebe -
E nella felicità raggiunta si presume
di restar comodi e di poter gustare
gli agi della gioia eterna, ma è sostare.
E Shumann intraprese Heine, avendo Clara
reso la sua mano; e di felicità colmò
il suo cuore, rendendo musica quei versi
del dolore che interessava la donna
al suo poeta, avendo Amalia rifiutatogli la mano.
Dichterliebe. Amore di poeta: nasce così
il melodico trionfo dell’umano pianto,
di lirismo vetta superba!… E fu incontro
e scontro di ritmi e di armonie contese
tra voce e piano, di frenetiche rincorse,
di elegie tra Eusebio e Florestano.
Due anime si battono e si amano,
e unica- alla fine- cosa divengono:
Heine che scrive Schumann che canta Heine…
E Amalia non è più necessaria!…
Ciò che è concepito è sublime e folle
approssimazione di Dio. Due anime
ad una si riducono, i corpi inerte residuo
divengono, dopo ardui processi spirituali
di fantastica elaborazione.
Non c’è ritorno. Il Reno ci abbraccia.
Vuole le nostre spoglie mortali,
per farsene vanto e avere reliquia
di tanto suprema arroganza.
Qualcuno ci pesca dalle acque profonde,
ci salva e ci danna…
E’ ormai troppo tardi, perché non siamo
noi che viviamo, privati di pensiero
e ragione, succhiatoci dalle ossa il midollo.
Parigi ,Düsseldorf, 1856: non siamo noi
che moriamo!