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Poeti Emergenti -
Poesia di Salvatore Padrenostro -
Il cerino -


Che poi non è uno strappo.

E’ una distrazione (troppa la

fretta fu) che ci separò, non trappola.

Sortilegio, collocami nella prudenza

del suo petto-ponimi in fregio: non svincolo,

non scappo. Mantengo le distanze.

Urtando le pareti, in domestiche dimestichezze

m’apparto, trovo rifugio.

Non per comodità ma in fondo sto.

Comodo seduto,seppiato sul divano,viene

la mia distratta copertura; divago,

ormai scopertomi…Il tempo inganno

(di una sigaretta che accenderò), ma,

subito dopo, smesso di vaneggiare,

rifulgo, divampo

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