Poesia di Salvatore Padrenostro
do maggiore
Eterno dissonante, do maggiore
importanza al silenzio che al suono.
Pieno di brio. Allegro, non troppo.
Non canto. Presto adagio divengo.
Se canto, è in falsetto. Andante in treno,
per finzione in fuga da concerto.
Spiritoso movimento, largo, larghetto.
Amo sentirmi, non so che suono.
Un lento arpeggio, elemento non compatibile
con l’orchestra, accordo ignoto, armonico
disastro.