Poesia di Salvatore Padrenostro
La miniera di soma
Sotto troppo sotto
l'aria è un brodo
un brivido una brace
di carni di cuori
formiche formichine
mirmidoni ritornanti
all'antico stato
gioielli persi nel pozzo
infuocata forca
(vanum memorandum...)
ricordo estati
formiconi ricordo
anch'io d'avervi bruciato
da piccolo anch'io
con lo spirito per vedervi
fuggire da formicaio
incendiato
da quel sadismo
specifico dell'infante
schiffariatu
anch'io ho bruciato
la vostra pelle anch'io
nell'ipogeo v'ho rintanati
e v'ho bruciati (...)
sotto troppo sotto la pelle
è evaporata sogno
d'uomini ricordo formiche
e non c'è dolore che basti
ad arrivare lì sotto
troppo sotto anche
per i nostri peccati
per l'oceano di lacrime
che la terra bagna
ma lì sotto non arriva
a spegnere il fuoco
che è sotto
troppo più sotto
dei nostri cuori
gelati