Abruzzo
di Salvatore Giuliano Franco
Scroscia la pioggia e porta aspri i profumi della terra mia terra che suda e canta stesa tra monti e mare sotto un cielo che soffre i suoi tremori tra mura diroccate e chiese spente. Piangono i vivi quelli che più non sono in loro compagnia è la Natura cruda poi di fiori s’ammanta e nuovo verde. Terra vissuta poco sempre presente in tutti i sogni miei come le spine a un frutto fanno corona. Mai più ritorna il tempo ma tutto si rivive nel presente. Fedele è la memoria dolorosa compagna della vita.