Poeti Emergenti -
Poesia di Rosario Raffa -
Imprevisto -
Quand’io entrai sulla buia soglia della terza età
Incontrai qualcuno che di me ebbe pietà
Una ragazza con tutte le curve al posto giusto
Mi abbracciò come· fossi un uomo di suo gusto.
Era talmente bella
Che Venere nel paragone ci perdeva.
Tra il serio e lo stupito negli occhi la guardai
Pensando a molti futuri guai
Ella con un sorriso da Gioconda disse:
comprendo il tuo pensiero
non lo faccio per amore, soldi o sesso
ma ti prego abbracciami lo stesso.
Mi sento sola come palma in gran deserto
E più sola ancora se mi trovo in centomila ad un concerto.
A quel punto la strinsi dolcemente con affetto
Non volevo sporcar la sua innocenza
Ma una vertigine di sensi mi travolse
E più non fui padron del mio intelletto.
Ahi! quanto capii Adamo e la sua colpa
Anch’io mi son trovato a quella svolta,
ma una cosa è il proposito, un’altra l’obbedir.
Piano piano dall’abbraccio mi disciolsi
Cercando di riacquistare la ragione.
una lacrima sul suo viso accarezzai
e dolcemente sulla guancia la baciai.
Voltai le spalle. E piansi.
Sulla mia perduta gioventù.
·
Rosario 2009