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Poesia di Primo Levi
Congedo

Si è fatto tardi, cari;
Così non accetterò da voi pane né vino
Ma soltanto qualche ora di silenzio,
I racconti di Pietro il pescatore,
Il profumo muschiato di questo lago,
L’odore antico dei sarmenti bruciati,
Lo squittire pettegolo dei gabbiani,
L’oro gratis dei licheni sui coppi,
E un letto, per dormirci solo.
In cambio, vi lascerò versi nebbich come questi,
Fatti per essere letti da cinque o sette lettori:
Poi andremo, ciascuno dietro alla sua cura,
Poiché, come dicevo, si è fatto tardi.

Anguillara, 28 dicembre 1974

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