Poesia di Luisa Nason
Se torneranno...
Se torneranno i morti questa sera
lasciando un poco il bianco cimitero,
se torneranno come una preghiera
dentro la cappa del camino nero,
fate, o piccini, che non vadan via
con gli occhi tristi e con le mani in croce
cantando come mesta litania
il loro pianto con la smorta voce
Se tornerà quaggiù la sorellina
con le ali degli angeli e il sorriso,
dopo aver camminato fra la brina,
non scappi cosi in fretta in Paradiso,
e baciandovi piano con le ali
candide e rosa come un di di maggio,
preghi: «Signore, tien lontano il male ».
Dica: «Addio, fratellini! Buon viaggio !».
Se tornerà, orfanelli, la mammina
a rimirarvi ed a baciarvi in cuore,
a pettinarvi un poco la testina,
a contemplarvi con lo stesso amore,
fate che trovi tanta gentilezza
e tanto sole sul visetto buono,
che non dica con voce di tristezza;
«Sono cattivi, mio Signor, perdono !».
Se tornerà la nonna sempre bella,
fate che venga presso il focolare
a raccontarvi ancora la novella
e voi fatevi tutti ad ascoltare.
Se torneranno i morti questa sera
non abbiate paura; vesti d'oro
hanno e di luce, e fior di primavera
fra le mani, corolle di tesoro.
Essi son vivi, o bimbi, più di noi,
hanno sofferto ed ora stanno in festa.
In cielo ancora li vedremo poi,
con fiori tra le mani e fiori in testa.
lasciando un poco il bianco cimitero,
se torneranno come una preghiera
dentro la cappa del camino nero,
fate, o piccini, che non vadan via
con gli occhi tristi e con le mani in croce
cantando come mesta litania
il loro pianto con la smorta voce
Se tornerà quaggiù la sorellina
con le ali degli angeli e il sorriso,
dopo aver camminato fra la brina,
non scappi cosi in fretta in Paradiso,
e baciandovi piano con le ali
candide e rosa come un di di maggio,
preghi: «Signore, tien lontano il male ».
Dica: «Addio, fratellini! Buon viaggio !».
Se tornerà, orfanelli, la mammina
a rimirarvi ed a baciarvi in cuore,
a pettinarvi un poco la testina,
a contemplarvi con lo stesso amore,
fate che trovi tanta gentilezza
e tanto sole sul visetto buono,
che non dica con voce di tristezza;
«Sono cattivi, mio Signor, perdono !».
Se tornerà la nonna sempre bella,
fate che venga presso il focolare
a raccontarvi ancora la novella
e voi fatevi tutti ad ascoltare.
Se torneranno i morti questa sera
non abbiate paura; vesti d'oro
hanno e di luce, e fior di primavera
fra le mani, corolle di tesoro.
Essi son vivi, o bimbi, più di noi,
hanno sofferto ed ora stanno in festa.
In cielo ancora li vedremo poi,
con fiori tra le mani e fiori in testa.