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 Poesia di Natale
di Giovanni Mosca

Il presepio


divisorio fiocchi

E il presepio? Dove lo metteremo?
Ogni anno che passa si arricchisce
di casette, di palme, di mulini, di pozzi,
di lavandaie chine sui laghetti fatti con lo
specchio, di pastori che si portano una mano
alla fronte per difendersi dall'abbacinante
splendore che vien dalla capanna sul cui
tetto s'è posata la stella cometa.
Cinque giorni, tre giorni, due giorni,
domani è Natale. Domani, anzi, stanotte, a
mezzanotte, nasce Gesù. Bisogna aspettare
alzati quest'ora divina, e andare a Messa, o
rimanere in casa per deporre, nel momento
preciso in cui l'orologio segna la mezzanotte
e si sentono suonare le campane, Gesù nella culla.

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