Poesia di G. G. Moroni
Non uno mancava
Non uno mancava in quella notte d'incanto
che vide raggiare di luce un presepe:
non uno di noi, che pur dopo millenni
a viver venimmo qui in terra.
E fummo insieme ai pastori
che, desti, dell'angelico coro
accorsero pronti al richiamo
o tra quelli cui, pigri ed avari,
rincrebbe le tepide pelli
lasciare e incustodite le greggi.
Fummo con chi, da povero a povero,
portò generoso il suo dono
o con chi dubitoso ristette
all'entrata dell'umile stalla.
Qualcuno di noi fu coi Magi, sapienti
che lessero in cielo il messaggio
e qualcuno indugiò sulle carte
a scoprire l'annuncio verace.
Per questo, pur dopo mill'anni,
sentiamo l'invito al presepe
come voce già nota che chiami,
con eguali e già intese parole,
a un luogo già noto da sempre.