Poesie di Marzo
Ogni anno il 21 marzo in Italia e in tutti gli Stati membri dell’UNESCO si tiene la Giornata Mondiale della Poesia.
Dal 1999, per suggerire e invogliare alla poesia, l’UNESCO ha deciso che il primo giorno di primavera sarà la Giornata Mondiale della Poesia. Per questo motivo la Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO fa opera di divulgazione e monitoraggio di tutte le occasioni che promuovono questa ricorrenza.
Dal 1999, per suggerire e invogliare alla poesia, l’UNESCO ha deciso che il primo giorno di primavera sarà la Giornata Mondiale della Poesia. Per questo motivo la Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO fa opera di divulgazione e monitoraggio di tutte le occasioni che promuovono questa ricorrenza.
Per l'occasione La Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO in collaborazione con la Cooperativa Itaca e l’Associazione culturale “G.B. Studio” presenta la kermesse poetica “Viaggio verso”, presso la Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica.
Il lieto motivo della manifestazione è Il viaggio, deve essere considerata come momento per fare delle diversità tesoro, nella prospettiva di migliorare e facilitare i rapporti culturali fra Oriente ed Occidente. L'ingresso è libero e gratuito, i valori universali della poesia uniscano tutta l’umanità al di là di ogni contrapposizione.
Marzo era il primo mese del calendario romano ed era consacrato a Marte, Dio della guerra, da cui prende il nome.Calendario di Marzo
Poesie per la Festa della donna
Poesie per la Festa della donna
7 Marzo S. Tommaso d'Aquino, protettore delle scuole.
8 Marzo Festa della donna
10 Marzo 1872: Muore a Pisa Giuseppe Mazzini.
11 Marzo 1908: Muore a Bordighera Edmondo De Amicis.
25 Marzo Annunciazione di Maria Vergine.
31 Marzo1282: Insurrezione di Palermo contro i Francesi. Le campane del vespro della Chiesa di S. Spirito chiamano i Siciliani
a liberarsi degli Angioini.
I 12 mesi dell'anno
8 Marzo Festa della donna
10 Marzo 1872: Muore a Pisa Giuseppe Mazzini.
11 Marzo 1908: Muore a Bordighera Edmondo De Amicis.
25 Marzo Annunciazione di Maria Vergine.
31 Marzo1282: Insurrezione di Palermo contro i Francesi. Le campane del vespro della Chiesa di S. Spirito chiamano i Siciliani
a liberarsi degli Angioini.
I 12 mesi dell'anno
Gennaio | Febbraio |
Marzo | Aprile |
Maggio | Giugno |
Luglio | Agosto |
Settembre | Ottobre |
Novembre | Dicembre |
Marzo
Il mese pazzerello
Dicono che marzo è pazzo; ma che deve fare, il poveretto,
se è a servizio di due padroni che lo comandano a piacer loro?
Se è l'inverno che ordina, marzo deve mandare giù la pioggia e
scatenare il vento che strapazza i rami pieni di gemme; se è
la primavera che lo chiama a sè, allora ecco che sparge i fiori
sui prati, mette in fuga le nuvole, intiepidisce l'aria, invita i
fanciulli all'aperto.
Cielo di Marzo
Sereno a volte e limpido come un immenso specchio
azzurro, anche il cielo partecipa alla festa della natura.
Ma talvolta, all'improvviso, il cielo si oscura e assume il
color cinerino dell'autunno: la nuvolaglia nasconde il sole e
una pioggia fitta e insistente cade sulla terra.
Un broncio di breve durata.
Dopo la pioggia il sole torna a splendere più luminoso e più caldo.
L'aria di Marzo
L'aria di Marzo è così inquieta perchè ha proprio molto da fare.
Deve portare le nubi per innaffiare tutto il mondo che l'inverno
ha coperto di polvere e di fumo.
L'aria di marzo ha mille e mille mani invisibili.
Arriva dappertutto. E, dove tocca, un fiore, un filo d'erba,
un animaletto si risveglia.
Vento di Marzo
di C. Dossi
Che ventaccio! Anche tappati in casa lo si sente.
Fischia su per la gola del camino, penetra attraverso
le fessure degli usci, fa scricchiolare e cigolare i mobili.
Porta la polvere da per tutto.
Guai se si dimentica un uscio aperto.
di C. Dossi
Che ventaccio! Anche tappati in casa lo si sente.
Fischia su per la gola del camino, penetra attraverso
le fessure degli usci, fa scricchiolare e cigolare i mobili.
Porta la polvere da per tutto.
Guai se si dimentica un uscio aperto.
Mese di Marzo
E' tornato il mese che porta a tutti il dono della bella
primavera. Marzo fa splendere un bel sole, poi lo
nasconde con un nuvolone nero. Chiama il vento impetuoso
e fa scoppiare un temporale. Poi il cielo torna sereno e
nell'azzurro appare un bell'arcobaleno.
Marzo è un mese pazzerello, ma tutti lo amano e lo
raccolgono con gioia.
E' tornato il mese che porta a tutti il dono della bella
primavera. Marzo fa splendere un bel sole, poi lo
nasconde con un nuvolone nero. Chiama il vento impetuoso
e fa scoppiare un temporale. Poi il cielo torna sereno e
nell'azzurro appare un bell'arcobaleno.
Marzo è un mese pazzerello, ma tutti lo amano e lo
raccolgono con gioia.
Marzo in città
Ci aiuta a spalancare le finestre, convince le donne
a metter vesti leggere, accompagna per mano
i vecchi alle panchine dei giardini.
In pochi giorni, la città appare trasformata, chiara,
rilucente, sembra imbiancata di nuovo...
Ci aiuta a spalancare le finestre, convince le donne
a metter vesti leggere, accompagna per mano
i vecchi alle panchine dei giardini.
In pochi giorni, la città appare trasformata, chiara,
rilucente, sembra imbiancata di nuovo...
Mese di Marzo
di T. Stagni
E' chiamato il mese pazzerello, ma che cosa deve
fare, messo così a cavalcioni dell'inverno e della
primavera? Or dà retta all'uno, or all'altra.
Se è l'inverno che comanda, marzo manda giù pioggia
e scatena il vento che sfoglia i fiori e strappa i
ramoscelli pieni di gemme; ma se la primavera vince,
ecco che le piante fioriscono, ecco l'aria tiepida che
allieta gli uomini e gli animali.
di T. Stagni
E' chiamato il mese pazzerello, ma che cosa deve
fare, messo così a cavalcioni dell'inverno e della
primavera? Or dà retta all'uno, or all'altra.
Se è l'inverno che comanda, marzo manda giù pioggia
e scatena il vento che sfoglia i fiori e strappa i
ramoscelli pieni di gemme; ma se la primavera vince,
ecco che le piante fioriscono, ecco l'aria tiepida che
allieta gli uomini e gli animali.
Marzo in campagna
di G. B. Angioletti
Col suo alito leggero e tiepido, fa spuntare
i germogli sui rami, fa nascere violette e
narcisi, sveglia gli insetti, che abbagliati dalla luce
d'oro, volano come ubriachi, cercando il sole...
di G. B. Angioletti
Col suo alito leggero e tiepido, fa spuntare
i germogli sui rami, fa nascere violette e
narcisi, sveglia gli insetti, che abbagliati dalla luce
d'oro, volano come ubriachi, cercando il sole...
Poesia di A. Beltramelli
Marzo bello
Ecco ecco che è arrivato marzo bello!
Le viole in mezzo al prato
escono fuori con l'ombrello.
Oh, bel marzo! Oh, marzicello!
Ti salutano le viole,
che si vestono modeste
e stan sempre sole sole
tra le fratte e le foreste.
Forse un merlo poco saggio
sogna già d'essere in maggio
e si gela una zampina fra la brina.
Ma la cincia nel suo nido
ride e dice: «Non mi fido!
Presto è ancor! La messaggiera bianca e nera
non è già sotto la gronda,
e chi ha freddo si nasconda:
non è ancora primavera ».
Chiotto chiotto le risponde un passerotto:
«Tu sei saggia e veritiera!
Marzo è bello,
ma coi guanti e con l'ombrello,
col soprabito e il cappello,
poiché porta il vento e il fiore,
e la pioggia e il raffreddore ».
Marzo bello
Ecco ecco che è arrivato marzo bello!
Le viole in mezzo al prato
escono fuori con l'ombrello.
Oh, bel marzo! Oh, marzicello!
Ti salutano le viole,
che si vestono modeste
e stan sempre sole sole
tra le fratte e le foreste.
Forse un merlo poco saggio
sogna già d'essere in maggio
e si gela una zampina fra la brina.
Ma la cincia nel suo nido
ride e dice: «Non mi fido!
Presto è ancor! La messaggiera bianca e nera
non è già sotto la gronda,
e chi ha freddo si nasconda:
non è ancora primavera ».
Chiotto chiotto le risponde un passerotto:
«Tu sei saggia e veritiera!
Marzo è bello,
ma coi guanti e con l'ombrello,
col soprabito e il cappello,
poiché porta il vento e il fiore,
e la pioggia e il raffreddore ».
Poesia di Salvatore Di Giacomo
Marzo
Marzo: nu poco chiove
E n'ato ppoco stracqua;
Torna a chiòvere, schiove,
Ride 'o sole cu ll'acqua.
Mo nu cielo celeste,
Mo n'aria cupa e nera;
Mo d'o vierno 'e tempeste,
Mo n'aria 'e primmavera.
N'auciello freddigliuso
Aspetta ch'esce 'o sole:
Ncopp'o tturreno nfuso
Suspireno 'e vviole...
Marzo
Marzo: nu poco chiove
E n'ato ppoco stracqua;
Torna a chiòvere, schiove,
Ride 'o sole cu ll'acqua.
Mo nu cielo celeste,
Mo n'aria cupa e nera;
Mo d'o vierno 'e tempeste,
Mo n'aria 'e primmavera.
N'auciello freddigliuso
Aspetta ch'esce 'o sole:
Ncopp'o tturreno nfuso
Suspireno 'e vviole...
Poesia di Renzo Pezzani
Gioia di marzo
Fresca gioia, l'erba nasce
così lustra e cosi breve
dove il sol ruppe la neve
e l'agnello se ne pasce.
Anche l'acqua ch'era ghiaccio
s'incammina dentro il fosso
con un po' di cielo in dosso,
mormorando: -Se ti piaccio,
vieni a bermi cosi pura
pria che tocchi la pianura.
L'alberello di cotogno
apre gli occhi e guarda il mondo
e nel rivo vispo e fondo
getta l'ultimo suo sogno;
poi, toccato dal Signore,
sui rametti più lontani,
come dentro esili mani,
posa un candido suo fiore
cosi allegro che la gente
dentro l'anima lo sente.
Gioia di marzo
Fresca gioia, l'erba nasce
così lustra e cosi breve
dove il sol ruppe la neve
e l'agnello se ne pasce.
Anche l'acqua ch'era ghiaccio
s'incammina dentro il fosso
con un po' di cielo in dosso,
mormorando: -Se ti piaccio,
vieni a bermi cosi pura
pria che tocchi la pianura.
L'alberello di cotogno
apre gli occhi e guarda il mondo
e nel rivo vispo e fondo
getta l'ultimo suo sogno;
poi, toccato dal Signore,
sui rametti più lontani,
come dentro esili mani,
posa un candido suo fiore
cosi allegro che la gente
dentro l'anima lo sente.
La siepe s'è desta
di A. De Musset
Marzo
Nei boschi, da sera a mattina,
si schiudono fresche sorprese:
leggero sui prati cammina
Marzo, incantevole mese.
È già non più sonnolento
il rio, né risuona si dura
la terra: nel tiepido vento
già verzica la verzura.
Ancora non c'è l'usignolo
ricolmo di note e di trilli,
ma lungo le prode e nel brolo
già fremono e ciarlano i grilli.
E, guarda, la siepe s'è desta
coperta di fiori, odorosa:
il pesco s'ammanta di festa
schiudendo i suoi petali rosa.
C'è pioggia, c'è vento, c'è sole:
è marzo, ogni cosa ha un incanto;
è marzo, che piange e non vuole,
che mostra il sorriso tra il pianto.
di A. De Musset
Marzo
Nei boschi, da sera a mattina,
si schiudono fresche sorprese:
leggero sui prati cammina
Marzo, incantevole mese.
È già non più sonnolento
il rio, né risuona si dura
la terra: nel tiepido vento
già verzica la verzura.
Ancora non c'è l'usignolo
ricolmo di note e di trilli,
ma lungo le prode e nel brolo
già fremono e ciarlano i grilli.
E, guarda, la siepe s'è desta
coperta di fiori, odorosa:
il pesco s'ammanta di festa
schiudendo i suoi petali rosa.
C'è pioggia, c'è vento, c'è sole:
è marzo, ogni cosa ha un incanto;
è marzo, che piange e non vuole,
che mostra il sorriso tra il pianto.
Poesia di C. Jacobelli
Rugiada
Soltanto un ciuffo d'erba
e gocciole tremanti
posate sulla pianta:
un velo di rugiada.
Ma tremuli diamanti
su dei fili di giada
Rugiada
Soltanto un ciuffo d'erba
e gocciole tremanti
posate sulla pianta:
un velo di rugiada.
Ma tremuli diamanti
su dei fili di giada
Poesia di A. Silvio Novaro
Che dice la pioggerellina di marzo?
Che dice la pioggerellina
di marzo, che picchia argentina
sui tegoli vecchi
del tetto, sui bruscoli secchi
dell'orto, sul fico e sul moro
ornati di gèmmule d'oro?
Passata è l'uggiosa invernata,
passata, passata!
Di fuor dalla nuvola nera,
di fuor dalla nuvola bigia
che in cielo si pigia
domani uscirà Primavera
guernita di gemme e di gale,
di lucido sole,
di fresche viole,
di primule rosse, di battiti d'aie,
di nidi,
di gridi
di rondini, ed anche
di stelle di mandorlo, bianche... -
Ciò dice la pioggerellina
di marzo che picchia argentina
sui tegoli vecchi
del tetto, sui bruscoli secchi
dell'orto, sul fico e sul moro
ornati di gèmmule d'oro.
Ciò canta, ciò dice;
e il cuor che l'ascolta è felice.
Che dice la pioggerellina di marzo?
Che dice la pioggerellina
di marzo, che picchia argentina
sui tegoli vecchi
del tetto, sui bruscoli secchi
dell'orto, sul fico e sul moro
ornati di gèmmule d'oro?
Passata è l'uggiosa invernata,
passata, passata!
Di fuor dalla nuvola nera,
di fuor dalla nuvola bigia
che in cielo si pigia
domani uscirà Primavera
guernita di gemme e di gale,
di lucido sole,
di fresche viole,
di primule rosse, di battiti d'aie,
di nidi,
di gridi
di rondini, ed anche
di stelle di mandorlo, bianche... -
Ciò dice la pioggerellina
di marzo che picchia argentina
sui tegoli vecchi
del tetto, sui bruscoli secchi
dell'orto, sul fico e sul moro
ornati di gèmmule d'oro.
Ciò canta, ciò dice;
e il cuor che l'ascolta è felice.
Poesia di Rosalia Calleri
Vento di marzo
C'è un signore che va a spasso
con la mazza e l'occhialino,
lo accompagna passo passo
Marzo allegro e birichino;
e ad un tratto (oh, che monello!)
manda in aria il suo cappello.
Sciorinato li sull'aia
vede un candido bucato;
lo contempla la massaia
con lo sguardo pia beato,
ma di Marzo il venticello
le fa un tiro da monello.
l ragazzi, sulla piazza
stan giocando in lieti crocchi,
ad un tratto, infuria; impazza;
han la polvere negli occhi:
cos'è stato? È sempre quello,
è di Marzo il venticello.
Poveretta quella donna!
non sa dove riparare:
poveretta! La sua gonna
è una vela in alto mare
e, di Marzo, il venticello
pia che mai fa il pazzerello.
Raggi d'oro e nuvolette
cielo azzurro a pecorine,
pruni in fiore, nuove erbette,
bucanevi e pratoline;
sole, pioggia e venticello:
ecco Marzo pazzerello.
Vento di marzo
C'è un signore che va a spasso
con la mazza e l'occhialino,
lo accompagna passo passo
Marzo allegro e birichino;
e ad un tratto (oh, che monello!)
manda in aria il suo cappello.
Sciorinato li sull'aia
vede un candido bucato;
lo contempla la massaia
con lo sguardo pia beato,
ma di Marzo il venticello
le fa un tiro da monello.
l ragazzi, sulla piazza
stan giocando in lieti crocchi,
ad un tratto, infuria; impazza;
han la polvere negli occhi:
cos'è stato? È sempre quello,
è di Marzo il venticello.
Poveretta quella donna!
non sa dove riparare:
poveretta! La sua gonna
è una vela in alto mare
e, di Marzo, il venticello
pia che mai fa il pazzerello.
Raggi d'oro e nuvolette
cielo azzurro a pecorine,
pruni in fiore, nuove erbette,
bucanevi e pratoline;
sole, pioggia e venticello:
ecco Marzo pazzerello.
Poesia di Renzo Pezzani
Giorno di Marzo
Buona gente! Buona gente!
aprite gli usci e le porte...
Le cose non eran morte,
dormivano solamente.
Il vento della foresta,
giovane lupo si desta.
Fiuta ceppi, rapisce odori,
scopre monti, lustra colori.
Guizza il pesce nel torrente:
buona gente! buona gente!
Il sole di marzo attese,
nel prato che tocca il paese,
uscire i bimbi da scuola...
M a ora il tuono si sente
nell'aria che sa di viola...
Dolce la pioggia consola
la sete dell'erba innocente.
E mai più bel ciel si vide:
un poco piange un poco ride;
, ride e piange per niente,
buona gente ! buona gente !
Aprite le case e lasciate
che un nuovo fiato le frughi.
Sciogliete il bucato: lo gonfi
il vento: il sole lo asciughi.
Aprite dei fiori la serra.
Risuonino i gravi tonfi
del ferro che frange la terra...
Aiutate la semente,
buona gente ! buona gente !
Giorno di Marzo
Buona gente! Buona gente!
aprite gli usci e le porte...
Le cose non eran morte,
dormivano solamente.
Il vento della foresta,
giovane lupo si desta.
Fiuta ceppi, rapisce odori,
scopre monti, lustra colori.
Guizza il pesce nel torrente:
buona gente! buona gente!
Il sole di marzo attese,
nel prato che tocca il paese,
uscire i bimbi da scuola...
M a ora il tuono si sente
nell'aria che sa di viola...
Dolce la pioggia consola
la sete dell'erba innocente.
E mai più bel ciel si vide:
un poco piange un poco ride;
, ride e piange per niente,
buona gente ! buona gente !
Aprite le case e lasciate
che un nuovo fiato le frughi.
Sciogliete il bucato: lo gonfi
il vento: il sole lo asciughi.
Aprite dei fiori la serra.
Risuonino i gravi tonfi
del ferro che frange la terra...
Aiutate la semente,
buona gente ! buona gente !
Poesia
Marzo,
ti voglio bene
Marzo, ti voglio bene.
E sai perchè?
Perchè sei birichino
e, quasi quasi, rassomigli a me.
Anche tu fai capricci:
vieni col sole,
con le primule belle
e le odorose viole.
Poi, ti rabbui, Marzo,
e in un momento
tu butti giù dal cielo
e neve e pioggia e vento...
Ma io ti voglio bene,
perchè, fra un raggio d'oro
e una nuvola nera,
tu porti Primavera.
Incerto l'autore o di Hedda o di Romei Correggi
Marzo,
ti voglio bene
Marzo, ti voglio bene.
E sai perchè?
Perchè sei birichino
e, quasi quasi, rassomigli a me.
Anche tu fai capricci:
vieni col sole,
con le primule belle
e le odorose viole.
Poi, ti rabbui, Marzo,
e in un momento
tu butti giù dal cielo
e neve e pioggia e vento...
Ma io ti voglio bene,
perchè, fra un raggio d'oro
e una nuvola nera,
tu porti Primavera.
Incerto l'autore o di Hedda o di Romei Correggi
Poesia di M. Sallucci
Letterina
Caro marzo ci hanno detto che sei pazzo,
ed è proprio vero! Perchè ci hai mandato
ancora tanto, tanto freddo? Non ti eri accorto
che i mandorli erano già fioriti, che il bosco
cominciava a svegliarsi, che noi bimbi
avevamo tanta voglia di uscire all'aperto
a giocare?
Letterina
Caro marzo ci hanno detto che sei pazzo,
ed è proprio vero! Perchè ci hai mandato
ancora tanto, tanto freddo? Non ti eri accorto
che i mandorli erano già fioriti, che il bosco
cominciava a svegliarsi, che noi bimbi
avevamo tanta voglia di uscire all'aperto
a giocare?
Sapienza popolare
Gelo
marzolino
rattrista
il contadino.
Quando canta il merlo
siamo fuori dall'inverno.
Marzo sbirro
e banderuola
prende il verno
per la gola.
Marzo molle,
gran per tre zolle.
Marzo asciutto
gran da per tutto.
Poesia di E. P. Gorini
Marzo
Marzo, che bel mantello
ricamato di sole,
ornato di viole,
di lucidi ghiaccioli
Marzo, che bel castello
di petali, di gemme l
E marzo, ridarello,
i primi fiori getta
sopra i gelidi broli,
sul mandorlo e sul pesco,
e poi, quasi pentito,
solleva un vento fresco
e gli adornati rami
spoglia dei bei ricami.
Poi se ne pente ancora
e lancia, d'ora in ora,
gemmule e verdi fronde
sopra spinosi tralci
ricurvi come falci.
Ammassa nubi in cielo,
e stende sulla terra,
di fitta pioggia un velo.
Poi, dal cestello, prende
manciate di ghiaccioli
e il primo verde copre
col bianco della brina
che riscintilla al sole
della chiara mattina.
Marzo
Marzo, che bel mantello
ricamato di sole,
ornato di viole,
di lucidi ghiaccioli
Marzo, che bel castello
di petali, di gemme l
E marzo, ridarello,
i primi fiori getta
sopra i gelidi broli,
sul mandorlo e sul pesco,
e poi, quasi pentito,
solleva un vento fresco
e gli adornati rami
spoglia dei bei ricami.
Poi se ne pente ancora
e lancia, d'ora in ora,
gemmule e verdi fronde
sopra spinosi tralci
ricurvi come falci.
Ammassa nubi in cielo,
e stende sulla terra,
di fitta pioggia un velo.
Poi, dal cestello, prende
manciate di ghiaccioli
e il primo verde copre
col bianco della brina
che riscintilla al sole
della chiara mattina.
Proverbio del mese
Per San Benedetto
la rondine sotto il tetto.
Per l'Annunziata è finita l'invernata.
Se Marzo non marzeggia,
Aprile non verdeggia.
Per San Benedetto
la rondine sotto il tetto.
Per l'Annunziata è finita l'invernata.
Se Marzo non marzeggia,
Aprile non verdeggia.
Poesia di Pasquale Ruocco
Marzo
Ecco Marzo, il terzo mese,
che, scrollando i folli ricci,
un pò matto e un pò cortese
fa le smorfie ed i capricci.
Tutto nervi e argento vivo,
muta umore ogni momento
ed annunzia il proprio arrivo
con la grandine e col vento.
Fischia e morde, piange e ride,
ed ingemma il colle e il prato
mentre,ancora, il vento stride..
Ma l'inverno è terminato,
Quanta luce nel creato,
dopo i tuoni e la bufera!
marzo è il paggio scapigliato
della dolce primavera.
Marzo
Ecco Marzo, il terzo mese,
che, scrollando i folli ricci,
un pò matto e un pò cortese
fa le smorfie ed i capricci.
Tutto nervi e argento vivo,
muta umore ogni momento
ed annunzia il proprio arrivo
con la grandine e col vento.
Fischia e morde, piange e ride,
ed ingemma il colle e il prato
mentre,ancora, il vento stride..
Ma l'inverno è terminato,
Quanta luce nel creato,
dopo i tuoni e la bufera!
marzo è il paggio scapigliato
della dolce primavera.
Poesia di Saffo
Immagini di Marzo
E' tutta incoronata di fiori la terra,
di fiori di ogni colore.
Ceci d'oro crescevano
lungo le spiagge del mare.
Immagini di Marzo
E' tutta incoronata di fiori la terra,
di fiori di ogni colore.
Ceci d'oro crescevano
lungo le spiagge del mare.
Poesia di A Beltramelli
Marzo bello
Piove ancora e ride il sole,
la massaia fa il bucato
sulla riva di un ruscello.
Oh bel Marzo, marzicello!
Ti salutan le viole
che si veston modeste
e stan sempre sole sole.
Marzo bello!
Già in un campo, un contadino,
per noi canta uno stornello,
è fiorito il biancospino
che fa siepe a un campicello.
Marzo bello
Piove ancora e ride il sole,
la massaia fa il bucato
sulla riva di un ruscello.
Oh bel Marzo, marzicello!
Ti salutan le viole
che si veston modeste
e stan sempre sole sole.
Marzo bello!
Già in un campo, un contadino,
per noi canta uno stornello,
è fiorito il biancospino
che fa siepe a un campicello.
Poesia di A Cuman Pertile
Marzo
O marzo, che i petali rosa
dei fiori di pesco colori,
o marzo, che a volte disserri
i primi soavi tepori,
e a volte ventoso e gelato
tormenti le erbette del prato;
O marzo non fare il cattivo,
non rompere i rami' fioriti,
i rami dei peri e dei meli,
che poi daran frutti squisiti!
E vi pianteranno i bambini
il morso dei bianchi dentini.
Marzo
O marzo, che i petali rosa
dei fiori di pesco colori,
o marzo, che a volte disserri
i primi soavi tepori,
e a volte ventoso e gelato
tormenti le erbette del prato;
O marzo non fare il cattivo,
non rompere i rami' fioriti,
i rami dei peri e dei meli,
che poi daran frutti squisiti!
E vi pianteranno i bambini
il morso dei bianchi dentini.
Personaggi famosi nati nel mese di Marzo
1962 - Massimo Giletti, presentatore televisivo
1963 - Vanessa Williams, attrice, cantante
1964 Bonnie Blair, pattinatrice su ghiaccio
1964 Irene Cara, attrice, cantante
1966 - Jerri Cantrell, chitarrista statunitense
1970 - Queen Latifah, cantante, attrice
1973 - Max Barry, scrittore
1974 - Cristian Daniel Sauan, rugbysta rumeno
1980 Sébastien Frey, calciatore francese
1980 Alexei Yagudin, pattinatore russo
1985 - Michaela Kirchgasser, sciatrice austriaca
1905 Thomas Townsend Brown, scienziato
1910 Robert Donat, attore
1910 - Chiang Ching-kuo, politico cinese
1913 - René Clement, regista francese
1922 - Egon Bahr, politico
1926 - Peter Graves, attore
1927 - George Plimpton, scrittore
1932 - John Updike, scrittore americano
1936 - Frederik Willem de Klerk, politico sudafricano
1941 -Wilson Pickett , cantante
1947-Walter Tobagi giornalista
1950- Brad Dourif, attore
1954 - Eneas de Camargo, calciatore brasiliano
1956 - Ingemar Stenmark, sciatore svedese
1958 - Andreas Wenzel, sciatore del Liechtenstein
1959 - Luc Besson, regista francese
1960 - Richard Biggs, attore
1962 - Massimo Giletti, presentatore televisivo
1963 - Vanessa Williams, attrice, cantante
1964 Bonnie Blair, pattinatrice su ghiaccio
1964 Irene Cara, attrice, cantante
1966 - Jerri Cantrell, chitarrista statunitense
1970 - Queen Latifah, cantante, attrice
1973 - Max Barry, scrittore
1974 - Cristian Daniel Sauan, rugbysta rumeno
1980 Sébastien Frey, calciatore francese
1980 Alexei Yagudin, pattinatore russo
1985 - Michaela Kirchgasser, sciatrice austriaca
1905 Thomas Townsend Brown, scienziato
1910 Robert Donat, attore
1910 - Chiang Ching-kuo, politico cinese
1913 - René Clement, regista francese
1922 - Egon Bahr, politico
1926 - Peter Graves, attore
1927 - George Plimpton, scrittore
1932 - John Updike, scrittore americano
1936 - Frederik Willem de Klerk, politico sudafricano
1941 -Wilson Pickett , cantante
1947-Walter Tobagi giornalista
1950- Brad Dourif, attore
1954 - Eneas de Camargo, calciatore brasiliano
1956 - Ingemar Stenmark, sciatore svedese
1958 - Andreas Wenzel, sciatore del Liechtenstein
1959 - Luc Besson, regista francese
1960 - Richard Biggs, attore