Poesia di Diego Valeri
Storiella di marzo
Marzo è un fanciullo che ride da un occhio,
dall'altro piange.
Sua mamma lo tiene su un ginocchio
a cavalluccio, lo bacia sulle guance.
"Com'è, figliolo, che di qua bruci
e di là agghiacci?"
Marzo non sa; spalanca le luci,
poi si nasconde nei suoi stracci.
"Fa' un po' di sole, che devo lavare
la camicina bella nuova".
Il bimbo corre fuori, a guardare
'l'aria che brilla tra la piova.
Tocca lo spino, tocca il pesco,
e tutto è in fiore sotto ,il sole.
Nel campo il grano si leva dal cespo,
il vento odora di viole.