Poesia di Giuseppina Demattè
Pioggerellina
Timida prima, poi più fitta e gaia,
mormori ai tetti, canti alla grondaia;
gentile e fresca come una bambina
porti ristoro tu, pioggerellina!
Un attimo saltelli, poi ti stanchi,
e resti ai pini in lacrimoni bianchi,
mentre le gronde gemon sulla via
l'ultime stille, con malinconia.
La poesia, semplice e breve, coglie l'aspetto della pioggia a primaverile, sottolineandone il ritmo ora frequente e riflettere lieto, ora lento e malinconico. Considera come pochi tocchi, abilmente distribuiti, sappiano creare un'atmosfera viva.