Filastrocca di L. Galli
Filastrocca del vento di marzo
Marzo, Marzo, che pazienza...
te lo dico in confidenza...
te lo debbo proprio dire:
tieni in fren quel ragazzaccio
quella birba di ventaccio.
Hai cucito, notti e notti,
sopra i peschi, fior per fiore
eran tutti uno splendore
egli adesso te li strappa,
li volteggia, ride e scappa.
Guarda i mandorli imbronciati:
li ha spogliati
tutti quanti.
Guarda il cielo com'è scuro!
L'hai spazzato tutt'un giorno
con la scopa d'oro fino.
Or non vedi che galoppo,
quel tuo figlio stravagante,
con le nubi tutte. quante,
per guastare la tua festa?
C'è da perdere la testa!