Forse
di Maria Pellino
Forse l'illusione potrebbe non ridursi a un'esistenza colma di delusioni se svelasse il tormento di quel fuoco dentro che arroventa e sparpaglia scaglie di universo all'eterno rifiorire dei giorni. Tramontate, dunque, come il sole tra le maree al crepuscolo, non annichilite come foglie tremolanti all'insorgere dell'inverno più rigoroso, confondetevi con il canto dell'aurora nelle primavere a venire. Forse una nuova notte potrebbe rivelare intense e cineree cime innevate e dall'oscurità far travalicare di luce lo spregiudicato spirito del nulla. Eppure la quiete è in quella brezza che sfiora la vita e rinfresca l'anima, orizzonte infinito di immensità e salasso di caduche membra. Quanta bellezza, in questo frangente, incontaminata nella purezza e incolta nella perfezione, a soccorrere intuizioni perdute e a limitare il tempo delle parole. Quanta verità tra fogli imbrattati di silenzio! Accomodati qui, ora, mia follia, tra il cuore e la ragione, tra le mani e la bocca. Che tu sia perenne e priva di senno attimo dopo attimo nel frugale spazio del divenire.
@MariaPellino