Poesia di Luigi Pignataro
Il mare
Giace perenne nella mente
di coloro che per molti lustri
hanno osservato il colore
di questo mare affascinante,
che con perseveranza minuziosa
rincuora il pensiero con semplici gesti
intenti a disegnare serenità
dall'orizzonte immaginario.
Lo spettacolo che si presenta agli occhi
è una lunga distesa verde acqua
con le sue piccole onde scintillanti e sinuose
che riecheggiano ricordi soffici e discreti
del suo essere.
Si starebbe ore ad osservare,
senza mai stancare le pupille dell’animo,
l’armoniosa evaporazione lieve
dalle sue particelle nascoste
che trasmettono copiosi vortici
di mille emozioni cercate, vissute, ma mai provate.
Eppure in tutto questo bailamme di sensazioni
soffia perenne su questa distesa
un sospiro di tristezza,
che i popoli
intenti a sfogliare l'endemico fardello della noia
non riescono a cogliere.
Il loro navigare effimero, vuoto, approssimativo
non li devia dalle loro ansie,
mentre si fanno cullare dal nulla.
Non cercano neppure di gettare l’ancora
per addentrarsi, immergersi, capire
i profondi fondali di questo mare,
ricchi di flora e fauna introvabili
che l’essere umano chiama: Dolcezza.