Poesia di Katia Vecchiattini
L'infinita crisalide
Ho imparato a vivere con questo corpo
e a volare con un altro
toccare la carne
quando lo specchio si ribella
lavare le membra
che apparentemente seducono lo sguardo;
i capelli che ridono al sole
mentre il ventre si contorce senza un perché.
Priva di mano questa società -
quella che sul viso ti accarezza l’esistenza
come una madre il suo piccolo
il diverso che tanto è vita per la natura
tanto diventa disprezzo nell’umana realtà.
Immagine di Tony Alonzo