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Poesia di Giuseppe Vita Quando morrò

Tre quarti del mio tempo, e forse più,
son già passati ormai.
La nave volge la sua prora al porto
con un più lento andare.

L'ultimo tratto, prima dell'approdo,
voglio che scorra piano e non veloce
come la vita mia ch'è già trascorsa
in questo mar che ancora sa di sale.

Quando morrò, non voglio che qualcuno
pianga per me, perché sarò lontano,
in una dimensione ch'è serena,
laddove non c'è pianto né dolore.

Raggiungerò la pace che ho cercato
durante la mia vita inutilmente;
riposerò in eterno nella luce
che mai ho conosciuto in questo mondo.

Io me ne andrò per pascoli celesti,
camminerò su viottoli di stelle
e scriverò poesïe sulle nuvole
per tutti i popoli di questa Terra.

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