Poesia di Giuseppe Vita
Conforto
A sera, guardo dall'alta inferriata
le mille luci fulgide di mondo.
Scende una lacrima sulla mia guancia
e sento un grido nell'aria infuriata:
"No, no, non piangere, sono tua madre!".
Par che la lacrima pian pian s'asciughi.
Il groppo in gola diviene più dolce
e adesso l'animo avverte un conforto.
S.Vito 07/05/1966