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Poesia di Giacomo Leopardi
Il pastore

Sopra l'erbetta tenera
sta un pastorello assiso,
e il gregge suo che pascola
guarda con lieto viso.
A lui d'accanto mormora
il ruscelletto lieve,
quegli dell'acqua limpida
placidamente beve.
Quand'ecco vede sorgere
nube nel cielo oscura,
che in breve tempo ingombralo
e ispira a ognun paura.

Giacomo Leopardi patì ancor più del suo isolamento e si rinchiuse maggiormente in se stesso, soffrendo nello stesso periodo anche di una malattia agli occhi che gli rendeva penoso la studio. Si acuisce la concezione pessimistica della natura e dell'uomo; matura la cosidetta conversione filosofica: il passaggio dal bello al vero.

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