Poeti Emergenti
Resta con me
di Gabriele
Sballato di testa, con la paura di crepare… in solitudine non ho nulla da lasciare alla memoria per un buon ricordo… al Sindacato elemosinedei mendicanti.
Nel lungomare desertico della desolazione le onde son della vita mia le depennate ombre al vento senz'acqua son le oasi quei punti neri, spruzzi di matita, carboncino strusciato sui granelli di sabbia ingialliti, al poetar descritti, son parole alienanti… quanto l'oroscopo del buon Dio che t'accompagna… mah tu, per primo Giampiero, devi credere in te stesso.
Senza gocce, all'afa la speranza cerca le impronte lasciate dal destino, il tempo scorre ansimante per l'aria secca e aiuta come può le membra stanche del perdigiorno poeta che vuole sapere di me, povero mendicante che lesina l'elemosina avuta ancora per vivere il suo domani, da mettere in poesia. Racconta, in lungo e in largo, il cammino della di… mendicata vita mia rigirata da fallite esperienze di cazzate parkinsoniane, nel ben mezzo pimpante del mal pungente, sempre presunte d'emozion matura, dove i frutti consumati sono dell'albero sciancato dalle illusioni… mie.
La speranza, così ti vende ooh Giampiero… radicato in terra con la salute malsana sfugge nell'ira che bolle lo spread psicologico che offende l'analgesica anima neurologica corretta, ubriaca al parkinson, dove per farle succedere una cosa bella, prima me la devo sognare!
Per inventarti, vero salute? Ma Dove vai…
Resta con me! ti sentivi bestiale nella bolla d'aria chiusa tu unica all'entrata in cielo eri su un tappeto di stelle arcobaleno, il sole… con i raggi d'interior più belli per scambiare il calore anche umano da una parola gentile spegne le fredde velleità della morte che corre alle calcagna ansimando per la voglia che ho di guarire… è la vera forza della vita mia, con la salute sempre necessaria, per avere ragione ragionando con la ragion di vivere.