Poeti Emergenti -
Poesia di Gabriele -
Seroquel -
Elettrauto la vita dal cervello ai piedi in neurologia con quel Seroquel.
Lo danno gratis al mercato psichiatrico per lo sballo di chi strilla inedito
il nome di Dio invano per altro e per i dolori con chi sopravvive d'alternative
alle aguzzine malattie di cui non si muore .... mai... Che sfortuna!
Parkinson sei terribile, ovunque sei puzzi di marcio medicinale
è l'inferno per l'infermo malato lo rendi falso paziente al tuo
servizio per le sevizie quotidiane quelle tue .... Maledetto tu sia.
Sei micidiale qundo aumenti nel corpo l'aspettativa di morire,
laddove ricoverati si respira, per i pini, aria gelata di obitorio,
in un contesto di hobby non so più accettarmi... con questa
malattia è un eterno affare"Lavori in corso" perpetuo sulla pelle mia.
Sono il tuo legno obliquo messo in croce come altri
e non solo malati parkinsoniani
per Pasqua e Natale senza ferie per tutto l'anno ooh Signore.
Per non destare sospetti... in cielo Elio guarda come tutti noi
te ooh Signore che siamo i tuoi pesi.... per te! Specifici
come De Stavola sempre ... in Abitudine preghiera.
Nella nostra disabilità , la densità è piena!!!
Le nostre anime lacrimando aspettano a vagoni i tuoi miracoli
saziali di carità... ooh Dio, intervieni in noi, liberaci dai mendicanti dolori
sempre in cerca di fame ciondolando tracimano saliva dalla bocca
con le mie dannate poesie come la mia salute priva di prospettive.
Infermiere... Vincenzo! dai portami le pallette per giocare
la vita mia a tombola... almeno per un pò.