Poesia di Gabriele -
Rave party -
Aah , penso a quanto sarebbe bello non sapere
quando t'arriva all'improvviso per nome chiama
e dice su, vieni ! con un sorriso sulle labbra ti porta via.
Nell'incertezza della nebbia la verità addomesticata della morte
si nota tirata ad arte da quel muschio stantio nei muri puzza
anche con l'aria che pur si rinnova al mattutino del tuo male imposto .
Sono letteralmente stufo ooh Signore iddio loro lo sono di me a noia
troppo confusi dai passati cattivi eventi.
Compiuti da me in un Rave party condomino parkinsoniano in corpo
sazio di overdose medicinale.
Signore, il miracolo serve a loro,la mia famiglia, inferociti di rabbia
vogliono ora i fermenti della mia Dignità.
E' una casa sazia di follia con io che giro gozzo di rabbia inconcludente
alla ricerca della felicità che nell'attimo in un istante frega la quiete è
un alito di spazio tutta eclisse blù cielo carico di meteoriti.
le ombre dal fumo incenerito del mio passato cercano pace invano
mentre,loro ottusi costruiscono i muri di una casa nuova
con vecchi mattoni lavorati di cemento sfruttato e calce stantia
su fondazioni sgretolate nel tempo senza avvenire.