Poeti Emergenti
Poesia di Gabriele
Quando.. tutto tace?
Poesiando le letture, non stupito!
Vanno e vengono brevissimo volatili
le notizie son bisbigli alle orecchie
recepite dallo sguardo con due occhi
fissi dubbiosi che studiano l'attorno
circostante.
il racconto di me è l'illustre antico
rosso di rabbia parkinsuonato che
parla in poesia grazie a una malattia.
In giro nell'aria squallidi ci vediamo
con il pensiero che sia quasi Pasqua
ogni cinque minuti nell'immaginarci
la domenica delle palme viola,
fissi a strascinare stranamente una
persona tremante che va al patibolo
ben sapendo di non aver commesso
nulla di male. Invece c'è il male in
noi stessi straccioni dalla carne avariata
con una croce addosso abbiamo
ogni mattina da portare per far
comprendere la bellezza della vita…
Agli altri.
Esuli dalla vita viventi ai margini
della realtà ooh Cristo noi sgallettati
ti ricorriamo quali tuoi fratelli disabili
per rettitudine cristiana per avere
la vita o, da te la morte.
Basta giocare è il momento di mettersi
in gioco, quale strada è da percorrere
per vivere alla luce del sole… Dicci,
ci sono novità per chi vivono all'ombra
noi parassiti della vita a succhiare ogni
giorno freghiamo un po' d'eternità.
Ma ciò non si può fare all'infinito!
Quando... tutto tace?