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Poeti Emergenti -
Poesia di Gabriele

Nei pressi della basilica

Pescarese incitando strilli a più non posso
l'anima che si offre viva  al corpo malandato
da tempo per una malattia, sbullonato
in via  crucis astronauta stellare
marcato è  parkinsoniano.

Non friziona più il motore parkinsuonato
al muoversi per la vita stanco  malintenzionato
agli ingranaggi  è usurato meccanico  addolorato
alle sollecitazioni mediche e fisioterapiche risponde
nell'insieme  riprepara il corpo alle fregature,  
le solite della sera.

Il cervello nell'esprimere i sensi d'esistere
ragiona fuoriserie senza esitare  per non desistere,   
d'impeto scrive  colluso con la  mente ooh Dio
sia quel che sia ciò che ti piace  faccio in questa vita  
tranne nell'incertezza del domani  con il suicidio
di perdere la vita nel futuro  faccio a modo mio.  

L'ultimo paesaggio  con un tocco da casauria
ridisegna  grande  la maestosa  vita  là  posta
come  la torre de' passeri nell'essere dolce
stil novo  Giampiero  rivive  in un albero di pesco
a ogni primavera  senza pretese nel fiorire
 con un semplice  fiore rosa nel cuore  
clorofilla più  frutti di pesco maturi  confusi di foglie.

Ai rami tesi  apppesi al cielo in ginocchio mi scavo la fossa e  
metto  radici allo  stelo  ombroso  son  piantato  a vivere in quel
pescosansonesco  ooh  Beato  Nunzio son  emozioni!
nei pressi della basilica...

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