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Poeti Emergenti -
Poesia di Gabriele -
Indaco -


Intanto io , come ti scrivo cosi ti penso  Indaco
a volte con poche parole buttate di fretta sul word
pasticciate aggiusto cliccando il senso dello scritto
alle volontà del mio pensiero... il tuo colore.
Istanti intensi del frullio  al latte che gocciola l'attesa
della frenesia poetica, m'impappina di demenza senile tremante.
Tremenda per una mente in corso senza ammenda  
sorseggiare  restii di vita con la poesia mia.
Autonarrante  parkinsoniana  poesia sei un teatro
volatile che raccoglie con fato il sensibile  impellente dei poeti
fior del grano  necessario a trangugiare rospi magagne e sospetti
che  dovevano espiare la realtà. 
Eeh poi sei reo anche se non vuoi  dell'infallibile teorema
 che t'indizia per  droga ai malfamati con occhi dispersi 
nel riflettente  specchio alla ricerca,  di quale  verità? 
Una qualsiasi!  direbbe chi ha voglia di bastonare ancora
l'incapace  per chiudere il marcio Doc. di un marchiato inutile.
Mal la vita  grada per forza continua a inerzia alternata
con i piccoli problemi  che tornano a essere bambini
sempre da esperenziare ....è il  cerchio la vita dei compromessi
sposi che rianimano l'amore  nel nome dell'anima.
Io capisco  e comprendo chi non pretende la normalità
perchè a nessuno frega digerire annessi e connessi di una malattia
che di grave aumenta al fastidio perenne.
Dio, la porti in tasca la morte per me?
offrila a chiunque non indugiare 
chi la attende,  anche se nessuno la pretende, ti sorprende
nel bene di un viso speso che ti cerca perchè ti apprezza  e,
non solo per  un contentino  sull'operato di una vita
condotta per strada a camminare fuori di testa  per
guadagnare un tozzo di pane anche sul marciapiede
da tutti calpestato per motivo di altri.

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