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Poeti Emergenti -
Poesia di Gabriele -

Il decrepito  betonellaro -


Il decrepito  betonellaro,
scolpisce di rughe in volto  la sfortuna 
in un palpito d'ideali le ragnatele sospiranti
qual un assalto di dolori  fanno museo
delle  sue iniziative.
 
Pochi ma densi eventi emozionanti  ha
ancora da raccontare  alla storia suo  giornalista
che nel tempo è menestrello,  cantastorie.
il messaggero è che racconta nel mediatico
il suo essere umano dai più dimenticato.

Lui non è  macho che si  baratta micio
per un gigolò d'amore ne, è un mocio
da armare per scopar vita per quattro
soldi d'incredule  lire.  Neuro animale
indebitato disabile  per Dio  perchè
parkinsoniano.

La sua vita nel lamentevole invecchiare
nella malinconia crogiola e stupita,
forse è  bella limpida da leggere per
chi rivive nel pianto antico dei ricordi
del vivo vivere,  di tutto,  un mal  vissuto
nel presente da trattenere perchè, 
è il riassunto  onesto del compiuto
passato al vaglio del futuro.

Ooh  vita sei una canzone che prende e,
in giro  porta la melodia con anima sberleffi
contentini in musica  e, poi nel corpo  le
frasi desiderate  son parole inchiodate a sogni
ostruite da pillole spericolate per  capsiche scene.

Drammatiche per teatrare gravi drammi di dolore
con  aggettivi di  colore com'è la  natura della
mia  poesia crocifissa a prosa estrema  conseguenza
di  un  inutile  poeta.

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