Poeti Emergenti
Poesia di Gabriele
I giocolieri delle idee
Dio… c'è? Tra di noi, quando, non so!
Per ora senza una ragione seria sulla terra…
si vive contenti più in là, quando si nasce
poi, nessun ricorda che pur si deve morire.
Anche se la vita è bella! Non è eterna… se
la trovi come la roba così è per l'amore che si
lascia sulla terra.
È un terrestre contratto, in bianco, con la natura
per un ricambio generazionale si muore, senza
firmare, registrato sulla parola è il sacramento
tra persone oneste
nel firmamento celeste.
Mah dimmi ooh Dio cosa deve fare Giampiero
che a tratti vive la vita per te… lui, vuole sapere
cose nuove quando è la sua vita che deve morire.
Insieme ad altri disabili, lui con la sua pena
è colui vestito di nero che prende a pregare tra
la gente da un presente dimenticato, barato,
alfin… baratta se stesso.
Con un lavoro, per vivere preso in giro per una
bestia in bicicletta che non si muove sono a far
pratica con altri, i nuovi rifugiati nel cimitero.
Dove per paura nessuno parla… non si sente
una mosca volgare, pare che tutti nel volare
sono abbonati in letargo abbindolati alla
resurrezione del celeste impero.
Ammucchiati siamo ospiti d'un mondo,
gli orizzontali soggetti poi, oggetti senza volontà
usati alle intemperie cristiani chevogliono credere
ma, non basta avere fede in te ooh Gesù…
che tra la gente stai per dar da mangiare agli affamati
e, curare la salute di malati ospiti dei lazzaretti.,
cambi il lavoro ai becchini in comuni spazzini ecologici
per conquistare il loro credo con le magie giornaliere
occorre essere nel cuor giocolieri delle idee confrontandosi
per una nuova umanità.