Poesia di Gabriele -
Ardua sentenza -
Cane , gatto... o qualcos'altro addosso
per adessso son prove di pensiero
non definito desiderio...... Mah,
anche tu ti vesti per carnevale?
Mi fai vedere se sei elegante?
Nooo! per andare dove?
Vuoi andare, con le scarpe nuove....
Sei stanco, laggiù in fondo vuoi riposare!
Nessuna luce t'illumina, non vuoi proseguire?
Con me, la vita è tutto un tuo scherzo.
Vero Signore!
Il tuo sceneggiatore al buio non vuole proseguire
è stufo tentenna nell'aria insalubre, senza ricordi
nella pozzanghera sono degni gli eventi fatti
e vissuti con miasmi in quel tronco derelitto mio
che scambia maschere per favole della vita.
Son stivali di quel gatto con la testa bucata
vuota come quella della sorpresa volpe
presa dai diritti d'autore li frega offerti a volo dal
destino mio stufo di soprassedere alla vita
ferma a ogni bivio per disavventure.
Anima sveglia c'è un suicidio! al bivio di nord est...
Lei, confusa tesa con il dito chiede
autostop, passaggi a non finire per terminare
la vita comunque con chicchessia.
Anche la morte? Nel tempo i giorni che passano
son pedine le sue che muovono le ultime emozioni per
nuove provocazioni con artistiche poesie per allontanare
lo scacco matto all'orizzonte svanito privo di prospettive.
Così decide bizzarrie nuove idee d'imput
per dare scopo alla vita... inutile.
O per sfogo, non so! Sicuro non ha voglia
di pregare tanto non lo è stato mai chiesarolo
e se lo era .... tanto non si sente per credo,
mai Lui! poi non si ascolta in giro per nessuna fede.
L'anima masturba pensieri con parole come i pappagalli
volano chiacchiere colorate d'aleatoria follia,
e, frastornata chiede se lo è oppure l'era
essere adatti a proseguire fino al suo termine
il solito passo questa incredibile storia della vita.
E' vita o non è vita..... Questa ! Intanto... evita.
Ai posteri l'ardua sentenza.