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Poeti Emergenti -
Poesia di Gabiele -

Dall'etereo


Dall'etereo echi, strilla
senza senso illuminano
di nubi la vita sulla terra.
Ooh Signore
cosa ne è di me stesso
se nella disponibilità di dire
senza speranza non sono
mai nella possibilità di fare.
Con il tempo infausto
senza un becco di onestà
la ragione gira e, scema nella realtà
tutto l'interesse alla vana ricerca
del buon virtuale da ricordare.
In un superfluo d'idea
non vedo sopravvivenza,
senza un che per me da esprimere
spremo altri per godere emozioni.
Sempre con le stesse intenzioni
con te ooh signore tolgo i maroni
per non mangiare le solite castagne calde
cotto a ferro e fuoco lento di vapori di odio .
Inutile che io enunci amore.
Nel quieto interiore dopo
la tempesta parkinsoniana
stento incredulità per la via
lascio agonizzante
il sospirar del vivere
mentre qui  senza tempo stò
io cencio a pulir panni sporchi
di sogni mpregnati neri per
respirar aria di vita nuova.

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