Racconto biografico di giampiero iezzi.
Qualcuno per gioco mi disse "anche senza grafia, datti allo scritto e componi poesia".Grazie al medico di base, forse pazzerello, poesiando a piccole dosi son menestrello e in malattia scordo la solitudine del pipistrello. Appeso con i sogni sul davanzale raffino il mio estro con i ghirigori nell'aria delle rondini. Inserisco oggetti con soggetti un pò di aggettivi in un litigio di avverbi pieno di riverberi per i verbi furbi...tutto, per abbellire quel carretto di frasi per fare l'immagine della felicità, con un pò di primavera. Quattro frasi buttate lì allo stato brado non fa primavera! Lo scrivano che nutre di poesia il mio poeta esprime in prosaico ed è bocciato all'esame di stato della grammatica italiana. Per ognuno è tosto digerire l'identita poetica per scrivere e, far si che il capire non sia il solito diverbio alla dogana. L'Anima , vive il dramma al passo di frontiera è sempre straniero di sentimenti per vivere le emozioni di chi scrivano si sente un pò poeta.Con la mente sul computer, il pensiero io intingolo su internet, frastagliando navigo nel portale celeste di idee tasto su Google di lei..... gentile lui! per i timidi come me che già ama per far l'amore e cerca l'amicizia per compagnia, indica il sito facebook "clicca il suo nome per incanto il suo volto in file avrai". Mi dice, ancora , "la vuoi cercare? Inviale un messaggio!" Ok! il fatto con un click va. Ogni lunedì....Lei mi tocca il cuore con gentilezza dall'anima trascina i miei dolori al limite nel sogno poi con un sorriso trarli dal mio corpo via Lei è una terapia gassosa con la voce e, le dita sul dilaniato corpo mio.