Poesia di Francesco
Paolo Catanzaro Solitudine
Più passano gli anni
più ci si rende conto della vita.
Gli scarti vengono gettati
fra i cartoni del nulla
e la luce ha ondeggi di naufagio
come nella bufera una chiatta teme il fondo.
Ci si ritrova ad ancorarsi negli affetti.
Ma se non hai ben seminato
quelli a cui tu hai sempre dato
li vedi come rocce anaffettive
E ti accorgi di aver sprecato il tuo tempo
per rincorrere una passione
che è diventata menopausa e non amore.
Rimani a veder il tempo scorrere
e sei statua che grida sotto il cielo
la tua solitudine.
Del resto
non c'è dramma più atroce
che sentirsi solo
in mezzo ad una folla di monadi.