Poeti Emergenti -
Poesia di Enzo Ramazzina
Stupore
Disancorata in porto ed errabonda,
la barca dondolava al chiar di luna.
E c'era un uomo chino, sulla duna,
che meditava di gettarsi all'onda.
Cozzando, a un tratto, il legno della prora
contro le rocce livide del molo,
un flutto si sfrangiò lavando il suolo,
che luccicò di siderale aurora.
Si scosse l'uomo e, in quel frangente arcano,
levò la testa e si stupì: "Che luna!",
tergendosi gli spruzzi con la mano.
E il mar, che sugli scogli si frantuma,
tacque d'incanto. Un cùculo lontano
gli ricordò che il tempo si consuma.