Poesia di Domenico Marras
Un bruttissimo giorno
Il quindici luglio duemilaventi,
ieri, l'ho trascorso davvero male,
tanto male da paventar la morte.
Invece dopo la veloce e breve
corsa in ambulanza, dentro la quale
venivo sballottato come dado
nel bussolotto, e l'immediato ingresso
nello già allertato pronto soccorso
da parte di mia figlia Maria Paola,
bravissimo medico di famiglia,
che ha seguito tutta l'evoluzione,
dell'ospedale Civile di Alghero,
la bella Città nella quale vivo,
ricevute le tempestive cure,
premurose ed adatte alla bisogna,
di tutti gli operatori presenti:
medici, infermieri, tecnici vari
e di qualche santo del Paradiso,
da lodare e da ringraziare tutti,
pian piano sono ritornato in vita
ed in salute, quasi come prima.