Poesia di Domenico Marras
Ragli e grugniti
Poiché non è la prima volta
Che mi chiedi per qual ragione,
Nonostante l’evento inglese,
Io continui a credere in Dio,
Io, questa volta ti rispondo;
E ti rispondo, bada bene,
Alla mia zotica maniera:
Sai che non sono un gran teologo,
Che non sono un gran filosofo,
Né cervellone in alcun campo,
Ragion per cui non posso farti
Un discorso molto forbito,
Un discorso arzigogolato
Per dimostrare o per negare
La sua spirituale esistenza;
Quindi devo tagliare corto
E far discorsi raso terra.
E il primo che mi viene in testa
E che sono in grado di fare
E’ il seguente: dal postulato
“Dio non esiste” ne discende,
In maniera inconfutabile,
Che noi uomini siamo bestie:
Come lo sono asini e porci.
E poiché la mia intelligenza
Non mi permette di capire
Che gli uomini, gli asini e i porci
Siamo la medesima cosa,
Io continuo a credere in Dio!
E chi vuole ragliare ragli,
E chi vuol grugnire grugnisca.